Chi non ha mai sofferto, almeno una volta, di un forte mal di testa? Questo disturbo in realtà si può presentare sotto diverse forme e intensità e, nel peggiore dei casi, può sfociare in forti emicranie che sembrano martellare la testa.
Il dolore, infatti, può essere così intenso, al punto tale da rendere impossibile lo svolgimento delle attività quotidiane e può persistere anche fino a 72 ore. Per esempio nausea e vomito sono sintomi che spesso si associano all’emicrania che sembra acutizzarsi quando il soggetto avverte fonti di luce o di rumore. Vediamo dunque quali sono le cause dell’emicrania per prevenirne la comparsa.
Cos’è l’emicrania?
Si parla di emicrania quando si è soggetti a frequenti mal di testa, il cui dolore può essere di diversa intensità o cambiare posizione nel corso dell’attacco. Una delle forme più diffuse è la cefalea primaria, quando il dolore è localizzato da un solo lato del cranio o sulla parte frontale.
Al mondo 1 persona su 10 soffre di emicrania e non riesce a svolgere le sue mansioni durante gli attacchi. Tendenzialmente a soffrire di questo disturbo sono in prevalenza più donne che uomini, ma le cause dell’emicrania, i suoi fattori scatenanti, ancora non sono state accertate perché variano da persona a persona.
Tipologie di emicrania
Non sempre l’emicrania si manifesta nello stesso modo, infatti in alcuni soggetti gli episodi possono essere frequenti, in altri occasionali. Gli attacchi possono variare di durata, da poche ore a più giorni. Tuttavia tendenzialmente vi sono due principali tipologie di emicrania:
- Con aura. Comporta dolore bilaterale e induce senso di confusione, nausea, talvolta rigidità dei muscoli.
- Senza aura. Viene preceduta da disturbi visivi o uditivi ad esempio difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti o fischi avvertiti nelle orecchie.
Quali sono le cause dell’emicrania?
Osservando il disturbo sono state elaborate diverse teorie sulle cause dell’emicrania: alcune individuano le origini a livello neurologico, altre a livello vascolare, altre a livello genetico. Si possono però individuare alcuni fattori scatenanti che possono essere diversi a seconda dei soggetti, come per esempio:
- Eccessiva contrazione dei muscoli del collo e della mandibola
- Alterazioni ormonali
- Mancanza di sonno
- Stress
- Abuso di alcool e fumo
- Eccesso o mancanza di cibo
- Assunzione di alcuni farmaci
- Assunzione di alcuni alimenti
- Cattiva postura
- Problemi ai denti
- Variazioni metereologiche
Come gestire e contrastare questo disturbo?
L’emicrania si può gestire e controllare. Infatti facendo attenzione a quando insorgono gli attacchi si può risalire al fattore scatenante. Tra le soluzioni ci sono farmaci antinfiammatori per calmare l’attacco o integratori per prevenire il problema.
Alcuni validi prodotti sono:
- L’integratore CefaDol in compresse, formulato con boswellia, tanaceto, zenzero, magnesio, vitamina B2 e B6, aiuta a contrastare gli statti di tensione localizzati.
- L’antinfiammatorio Ketodol in compresse, che svolge anche azione antidolorifica alleviando il dolore. Si consiglia di assumerlo quando il dolore è ancora lieve per evitare che aumenti di intensità e sia sempre più difficile da contrastare.