- Dott. Dario
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Emorroidi un fastidioso problema; rimedi e trattamenti.
La patologia emorroidaria è una disfunzione legata all'infiammazione delle vene emorroidali, che scivolano all'esterno della loro sede naturale nell'ano per il cedimento della mucosa rettale. In alcuni casi si produce la formazione di un grumo di sangue che amplifica i sintomi dolorosi.
Le emorroidi sono un disturbo comune. Si stima che circa la metà delle persone con più di 50 anni di età ha avuto, in maniera più o meno acuta, un problema di emorroidi.
PERCHE’ VENGONO?
Esistono particolari condizioni che favoriscono l’insorgenza delle emorroidi, la STIPSI è una di queste: lo sforzo ripetuto e prolungato distende le pareti delle vene anali rendendole più vulnerabili al rigonfiamento.
Anche la DIARREA può favorire la loro comparsa, perché in questa situazione la mucosa rettale si irrita e di conseguenza indebolisce i vasi che irrorano le emorroidi.
Vediamo in particolare alcune cause dirette ed indirette della patologia emorroidale:
abbiamo parlato di stipsi come una delle cause principali delle emorroidi, stipsi che nella maggioranza dei casi è dovuta ad una alimentazione errata, povera di fibre o troppo ricca di alimenti irritanti come le spezie, l’alcol, il cacao ed i crostacei che sono in grado, se consumati in quantità eccessive, di irritare significativamente la mucosa rettale;
il lavoro sedentario, cioè passare molte ore consecutive seduti, può favorire il ristagno venoso a livello anale e rettale: il sangue ristagnando tende a dilatare i vasi emorroidali;
abitudini igieniche sbagliate come quella di fermarsi in bagno a leggere per lungo tempo che determina un prolungato aumento della pressione sulle vene emorroidali oppure la cattiva abitudine di non assecondare subito lo stimolo dell’evacuazione, infatti trattenere le feci significa poi renderle più dure e quindi più difficili da espellere;
I sintomi della patologia emorroidaria sono:
dolore, in particolare durante la defecazione o mentre si è seduti
piccole perdite di sangue, che solitamente si osservano dopo la defecazione e sono dovute a rotture dei vasi sanguigni
prurito e forte disagio
sensazioni di gonfiore o di corpo estraneo nell'ano
in qualche caso, una perdita anomala di feci
presenza al tatto di corpi morbidi esterni all'ano
Le complicazioni delle emorroidi sono rare e si verificano quando la disfunzione è prolungata. La perdita di sangue può causare carenza di ferro oppure danni gravi ai tessuti. Se l'emorroide è strozzata il tessuto epiteliale può subire una forma di cancrena.
A seconda della gravità del prolasso si identificano quattro stadi:
I stadio: emorroidi interne non prolassanti
II stadio: emorroidi prolassanti ma spontaneamente riducibili
III stadio: emorroidi prolassanti che richiedono la riduzione manuale
IV stadio: emorroidi costantemente prolassate
La sintomatologia emorroidaria può essere molto fastidiosa ma eccezionalmente comporta un effettivo rischio per la salute. È fondamentale tuttavia escludere che i disturbi derivino da altre patologie e in particolare da un tumore del colon-retto. Per questo motivo, i pazienti di età superiore a 40 anni che presentano un sanguinamento ano-rettale o altri fattori di rischio vengono sottoposti a una colonscopia.
Come prevenirle
Per allontanare il rischio di emorroidi è bene osservare uno stile di vita sano che comprenda:
una moderata attività fisica, una dieta ricca di fibre, l'assunzione di liquidi. È opportuno bere almeno due litri di acqua al giorno, evitando gli alcolici
Se si è sofferto di emorroidi è bene cercare di mantenere la zona sempre pulita, cercando di evitare il ricorso a prodotti troppo aggressivi. È bene evitare di forzare troppo la defecazione. In situazioni di difficoltà è meglio ricorrere all'uso di lassativi riferendone l'esigenza al medico
È inoltre opportuno evitare la sedentarietà, alternando, durante il lavoro o il riposo domestico, periodi in cui si è seduti a brevi passeggia
Trattamenti
Il trattamento della patologia emorroidaria dipende dalla durata e dall'intensità del disagio.
Oltre a buone abitudini, si può contrastare la patologia emorroidale ricorrendo all’uso di lassativi di volume, di flavonoidi e di preparati per uso topico.
I LASSATIVI di volume, cioè quelli che contribuiscono ad aumentare la massa fecale,SONO prodotti di solito a base di semi di psyllium e di ispagula, di metilcellulosa o di sterculia. A contatto con i liquidi, queste sostanze si espandono, è per questo che bisogna assumerli con abbondante acqua.
I flavonoidi sembrano essere efficaci nel ridurre il dolore ed il sanguinamento nei casi di crisi acuta. Possono essere prescritte dal medico compresse a base di diosmina o di una frazione flavonoica purificata e micronizzata (Arvenum, Daflon) per 7 giorni .Anche i rutosidi (Venoruton) esplicano un’azione vasoprotettrice simile a quella dei flavonoidi.
Gli antiemorroidari ad uso topico sono a base di cortisonici e di anestetici locali. Di solito le pomate sono da preferire alle supposte, sia nel caso di emorroidi esterne che di emorroidi interne, perché il principio attivo si distribuisce meglio e per la loro facilità di utilizzo
Nella maggioranza dei casi, infatti, le emorroidi tendono a guarire da sole dopo un certo periodo. Talvolta è sufficiente modificare la dieta, con l'introduzione di fibre, vegetali e liquidi.
I trattamenti variano anche in base agli stadi di classificazione:
per il primo e secondo stadio è generalmente sufficiente un trattamento medico basato su norme igienico-dietetiche (dieta ricca di scorie, regolare attività fisica) e sull'impiego di alcuni farmaci, soprattutto ad azione locale
nel secondo stadio, se non migliora con il trattamento conservativo, possono essere adottate tecniche non chirurgiche quali la legatura elastica e le iniezioni sclerosanti, procedure eseguibili ambulatorialmente senza anestesia ma la cui efficacia è in genere parziale e transitoria
l'intervento chirurgico viene solitamente consigliato per le emorroidi di III e IV grado.
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