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Influenza stagionale: sintomi, complicanze e cure.
Cos’è?
L’influenza è una malattia infettiva stagionale provocata dai virus influenzali. Si conoscono tre diversi tipi di virus, diversi uno dall’altro in base alle proteine presenti sulla loro superficie: il virus A e il virus B che causano l’influenza classica e il virus C che causa un’infezione di solito asintomatica o simile al raffreddore. Una caratteristica importante dei virus dell’influenza è che hanno la capacità di cambiare le caratteristiche delle proteine di superficie. E’ proprio a causa di questa loro proprietà che ogni anno si verificano le epidemie di influenza e che a differenza di molte altre malattie, una volta che ci si ammala, non si sviluppa una protezione contro successive infezioni; per lo stesso motivo il vaccino contro l’influenza deve essere ripreparato ogni anno con i ceppi circolanti e quindi somministrato ogni anno. L’influenza è una malattia stagionale che in Italia si manifesta soprattutto nel periodo invernale con un picco fra dicembre e marzo. Infezioni sporadiche possono verificarsi anche al di fuori delle normali stagioni influenzali, anche se nei mesi estivi l'incidenza è molto bassa.
Contagio
Il contagio avviene dal malato alla persona sana suscettibile attraverso le goccioline di saliva che vengono prodotte ed emesse durante la tosse, gli starnuti e la fonazione oppure attraverso il contatto con oggetti o superfici sui quali si sono depositate le goccioline di saliva o le secrezioni di persone ammalate. Una persona con l’influenza può trasmettere la malattia dalle 24 ore precedenti l’inizio dei sintomi, solitamente il virus smette di essere presente nelle secrezioni nasali entro i 7 giorni dall’inizio della malattia; nei bambini piccoli e nelle persone con un sistema immunitario compromesso, però il virus può persistere per più tempo. E’ più facile ammalarsi di influenza quando si frequentano luoghi affollati e con frequenti occasioni di contatto, proprio per questo la malattia ha una maggiore diffusione nei periodi invernali.
Sintomi
L’influenza è di solito una malattia autolimitante e ad esito benigno. La malattia ha un periodo di incubazione di solito breve, 1-3 giorni, ed è caratterizzata da un inizio brusco dei sintomi, quali:
-febbre alta accompagnata da brividi,
-mal di testa,
-malessere generale,
-dolore muscolare,
-dolore alle articolazioni,
-mancanza di appetito,
-congiuntivite.
Il tutto è seguito ed accompagnato dai sintomi relativi al coinvolgimento delle vie respiratorie:
-tosse,
-mal di gola,
-congestione nasale.
Nei bambini l’influenza può interessare anche l’apparato gastrointestinale, provocando nausea, vomito e diarrea. Generalmente la persona con l’influenza guarisce senza conseguenze però ci sono dei casi in cui la malattia causa delle complicazioni che possono essere anche fatali. Sono più a rischio di sviluppare complicanze i bambini, gli anziani e le persone affette da patologie croniche. L’influenza si complica nel momento in cui l’infezione non rimane più confinata alle prime vie respiratorie, ma si propaga alle vie più profonde come i bronchi e i polmoni.
Cure
Il metodo di prevenzione più efficace risulta essere la vaccinazione. Ogni anno i vaccini antinfluenzali variano e si evolvono col mutare dei virus e dunque è altamente raccomandato ripeterlo ogni 12 mesi. Nei casi di influenza non complicata viene di solito utilizzata una terapia volta a controllare i principali sintomi provocati dai virus influenzali. I farmaci più utilizzati, sono gli antipiretici e gli antidolorifici, sono detti sintomatici, perché portano un certo sollievo ai sintomi, ma non vanno usati per periodi troppo lunghi e senza controllo medico perché potrebbero avere effetti collaterali.
Per reintegrare i liquidi persi ed evitare di peggiorare uno stato di salute già precario è bene aumentare i fluidi introdotti durante la giornata. Si raccomanda di passare dai circa 8 bicchieri d'acqua consigliati quando si sta bene a 10-12 bicchieri quotidiani. I fluidi possono essere assunti anche sotto forma di succhi, spremute o centrifugati a base di frutta e verdura fresche. Sono particolarmente indicati gli agrumi, come arance e pompelmi, perché ricchi di vitamina C che aiuta a ridurre la durata dei sintomi respiratori. Un altro modo per introdurre liquidi, in modo gradevole e approfittando delle proprietà benefiche di alcune piante, è bere tisane; oltre alla semplice camomilla, un infuso di tiglio e sambuco può essere di aiuto come decongestionante nasale.
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