- Dott.ssa Luciana
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- Tags: memoria, concentrazione, stress
Ti capita spesso di non ricordare le cose?
Scopriamo insieme come funziona la memoria, quando è normale che ci sfugga qualcosa di mente e quando, invece, dobbiamo preoccuparci.
In una vita stressante come quella moderna, in cui siamo costantemente bombardati dalla comunicazione, dalle troppe informazioni, siamo assediati da pin, password, codici di accesso per bancomat, siti o servizi on line è normale che la nostra capacità di ricordare può perdere colpi.
Questo, entro certi limiti, è normale, ma ci sono forme di demenza precoce, che si presentano con disturbi come difficoltà di orientamento in luoghi conosciuti, difficoltà nel riconoscimento di persone o nel ricordare cose molto consuetudinarie: questo può preoccupare, ma si tratta di forme rare e spesso genetiche.
Nella maggior parte dei casi si tratta di banali problemi di memoria,determinati dal fatto che la nostra mente è come un computer e come tale, quando si memorizzano molti file senza mai eliminarli, ad un certo punto la memoria si esaurisce e così accade al nostro cervello: continuando a depositare informazioni su informazioni, si arriva ad un punto di saturazione e la nostra mente si limita a “ non registrare” più le informazioni di scarso interesse.
La perdita di memoria può essere causata da diversi fattori:
– mancanza di sonno
– uso di sostanze stupefacenti o alcoliche
– malattie degenerative: morbo di Parkinson, Alzheimer, sclerosi multipla
– carenza di vitamina B1
– stress
– invecchiamento cellulare determinato dall'avanzare dell'età
– carenze nutrizionali
– stanchezza
– sbalzi ormonali e menopausa
– disturbi dell'umore, come ansia, depressione, paranoia, schizofrenia
– traumi psicologici che generano lesioni cerebrali traumatiche, talvolta riconducibili all'infanzia
Secondo alcuni studi la causa principale della perdita di memoria a breve termine è lo stress cronico: elevati livelli di cortisolo, ormone dello stress, influisce negativamente sulla capacità di concentrazione nei soggetti adulti, in particolare sulla memoria spaziale, cioè la capacità di ricordare la posizione di oggetti nell'ambiente.
Quali sono gli accorgimenti per migliorare la nostra memoria?
Il cervello è come un muscolo e come tale ha bisogno di allenamento per rimanere in forma.
Esistono delle tecniche di concentrazione, cioè esercizi per allenare la memoria e migliorare le proprie capacità cognitive, come sono: leggere, scrivere, ascoltare la musica, giocare a scacchi o a dama , fare giochi di enigmistica come rebus, cruciverba, sudoku e in generale tutte quelle attività che richiedono un costante sforzo mentale, come imparare cose nuove, interessarsi ad argomenti mai affrontati, provare ad imparare una nuova lingua , un nuovo sport.
Anche gli hobby, come il bricolage o il giardinaggio possono avere utili benefici per la memoria.
Importantissimo è dormire in modo adeguato, per proteggersi dall'affaticamento mentale, ma anche perchè la fase del sonno è fondamentale per il consolidamento della memoria in quanto le funzioni di memorizzazione del cervello vengono perfezionate durante il sonno profondo, momento in cui viene selezionata il tipo di informazione utile rispetto a quella superflua.
Molto utile per migliorare la memoria è anche dedicare del tempo all'attività fisica, poiché l' esercizio fisico favorisce il rilascio di endorfine ( che abbassano il livello di stress) e aumenta il flusso di ossigeno verso il cervello, stimolando l'aumento delle connessioni neuronali.
L' allenamento è utile anche nella prevenzione di complicanze fisiche, come il diabete, l'ipertensione , le malattie cardiache, tutte condizioni che impattano negativamente sulla memoria.
Per mantenere in salute il cervello e migliorare memoria e attenzione, è importante anche una giusta ed equilibrata alimentazione , cercando di limitare il più possibile determinati cibi come zuccheri, carni processate, sale, formaggi, fritti e basare la propria alimentazione su verdure, cibi organici e grassi buoni che favoriscono la salute generale dell'intero organismo e quindi anche del cervello.
In particolare ci sono specifiche sostanze come le vitamine B6, B12 e B9 (folato) che riescono a migliorare memoria e concentrazione, grazie alla loro capacità di aumentare la produzione di neurotrasmettitori nel cervello.
La vitamina B6 è contenuta nel pesce, nelle patate, nelle verdure amidacee e nella frutta ;
la vitamina B12 è contenuta nella carne rossa, nel fegato, nelle uova, nel tonno, nelle vongole e nel salmone; la vitamina B9 è presente negli spinaci, nei limoni, nei meloni e nelle banane.
Altri cibi consigliati sono: noci, avocado, mirtilli, broccoli, sedano e pomodori, perchè tutti ricchi di vitamine alleate della mente.
INTEGRATORI PER AUMENTARE LE CAPACITA' MNEMONICHE E LA CONCENTRAZIONE
Numerosi studi hanno dimostrato che l'uso di vitamine e integratori possono aumentare la concentrazione , la capacità di attenzione, migliorare la memoria a breve termine e ridurre la perdita di memoria legata all'età.
Fra questi ricordiamo:
– le vitamine del gruppo B (B6, B12, B9) utili per ridurre stress e stanchezza e migliorare la normale funzione psicologica
– il magnesio riduce stress e stanchezza e aumenta la capacità di memorizzazione
– la fosfatidilserina incrementa la massa muscolare, la memoria, la concentrazione e le prestazioni mentali
– la carnitina, riducendo lo stress ossidativo e la presenza di radicali liberi, protegge il cervello dall'invecchiamento precoce. Inoltre contribuisce alla sintesi di un neurotrasmettitore, l'acetilcolina, molto importante per l'apprendimento e la memoria
– il Ginkgo Biloba ha un impatto positivo sulla memoria, perchè ne rallenta la perdita con il passare dell'età, infatti viene impiegato nei disturbi cognitivi della terza età
– la vitamina C, incentiva la produzione di neurotrasmettitori del “ buonumore” quali norepinefrina, serotonina e dopamina, che consentono ai neuroni di comunicare fra loro, supportando concentrazione, memoria e stato emotivo.
Essendo un ottimo antiossidante, difende il cervello dai radicali liberi.
– Altri antiossidanti come N-acetilcisteina e Coenzima Q10 sono in grado di contrastare i danni indotti dai radicali liberi limitando il progressivo decadimento delle funzioni cerebrali
– gli Omega 3, hanno un effetto protettivo sulla degenerazione tipica della terza età
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