- Dott.ssa Rosaria
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Da circa due anni siamo tormentati dalla presenza della Sars-CoV-2 o come meglio lo conosciamo dal COVID-19.
E’ inutile dire che questo virus, diffusosi in tutto il mondo, ha creato notevoli difficoltà di ogni genere e che il grande impatto sociale che ha, ne fa un vero problema di salute pubblica. L'Italia ha vissuto una crisi umana senza precedenti. Essendo uno dei primi paesi in Europa ad aver dovuto affrontare una crescita esponenziale dei casi COVID, il nostro sistema sanitario è stato quasi portato al collasso, con terapie intensive sovraffollate e medici costretti ad applicare il triage. Mentre le foto e i video della solidarietà e della comunità italiana – come le persone che cantano dai balconi – hanno fatto il giro del mondo, questo ha anche lasciato il Paese in un profondo lutto.
Fortunatamente gli scienziati e i ricercatori di tutto il mondo si sono adoperati per formulare un vaccino che ha tutelato inizialmente le categorie più a rischio per le quali le complicanze del COVID possono essere fatali, e poi, piano piano tutta la popolazione sta rientrando nel piano di vaccinazione.
.Vediamo adesso Come agiscono i vaccini a mRNA:
I vaccini basati su molecole di acido ribonucleico, a mRNA, approvati per la campagna vaccinale contro COVID-19 fanno arrivare in alcune cellule della persona immunizzata un piccolo segmento di mRNA che contiene le istruzioni per produrre temporaneamente la proteina Spike, una proteina presente sulla superficie del coronavirus SARS-Cov-2.
In questi vaccini, il piccolo segmento di mRNA del virus è inserito all’interno di microscopiche vescicole lipidiche che, fondendosi con le cellule umane, lo conducono all’interno della cellula. Qui, il segmento di mRNA virale avvia la produzione temporanea delle proteine Spike che, riconosciute come estranee, stimolano la risposta immunitaria, con l’attivazione dei linfociti e la produzione di anticorpi.
Dopo la vaccinazione, alcuni dei linfociti che hanno reagito contro la proteina Spike sopravvivono per vari mesi. La presenza di questi “linfociti memoria” permetterà al sistema immunitario della persona immunizzata di attivare rapidamente una formidabile risposta contro un’eventuale invasione del virus del COVID-19.
I vaccini a mRNA possono provocare la malattia COVID-19 o altre alterazioni genetiche?
Questi vaccini non utilizzano virus attivi, ma solo una componente genetica. Non sono coinvolti virus interi o vivi, perciò i vaccini non possono causare malattie. L'mRNA dei vaccini, come tutti gli mRNA prodotti dalle cellule, si degrada naturalmente dopo pochi giorni nella persona che lo riceve.
Che cosa contiene un vaccino?
Comirnaty contiene una molecola denominata RNA messaggero racchiusa in liposomi formati da ALC-0315 e ALC-0159 per facilitare l’ingresso nelle cellule.
Gli ingredienti inattivi (eccipienti) sono:
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((4-idrossibutil)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato) (ALC-0315)
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2-[(polietilenglicole)-2000]-N,N-ditetradecilacetammide (ALC-0159)
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1,2-distearoil-sn-glicero-3-fosfocolina (DSPC)
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Colesterolo
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Potassio cloruro
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Potassio diidrogeno fosfato
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Sodio cloruro
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Fosfato disodico diidrato
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Saccarosio
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Acqua per preparazioni iniettabili
Quanto è efficace?
I risultati di questi studi hanno dimostrato che due dosi del vaccino somministrate a possono impedire al 95% degli adulti dai 16 anni in poi di sviluppare la malattia COVID-19 con risultati sostanzialmente omogenei per classi di età, genere ed etnia.
Il 95% di riduzione si riferisce alla differenza tra i 162 casi che si sono avuti nel gruppo dei 18.325 che hanno ricevuto il placebo e i soli 8 casi che si sono avuti nei 18.198 che hanno ricevuto il vaccino.
La protezione è efficace subito dopo l’iniezione?
No, l’efficacia è stata dimostrata dopo una settimana circa dalla seconda dose.
Quali reazioni avverse possono verificarsi?
Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) sono state in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1.000.
Gli effetti benefici della vaccinazione superano di gran lunga gli effetti collaterali definendo il profilo di sicurezza buono. Si pensi, ad esempio, a un effetto collaterale che colpisce lo 0,0001% della popolazione, oppure a un effetto collaterale che si manifesta soltanto in determinate situazioni. È evidente che fintanto che il farmaco non viene somministrato a migliaia di persone, queste sue caratteristiche non possono venire alla luce. I risultati degli studi di sorveglianza post marketing, assieme a quelli di farmacovigilanza, servono per acquisire ulteriori e nuove informazioni.
Soltanto vaccinandoci contro Sars-CoV-2 possiamo diminuire drasticamente il rischio di sviluppare forme gravi della malattia e possiamo ridurre la necessità di ricovero ospedaliero. In molti casi la vaccinazione è efficace anche nella prevenzione dell’acquisizione dell’infezione o della sua trasmissione ad altre persone ma non in tutti e quindi anche le persone vaccinate devono continuare ad adottare le misure di protezione anti-COVID-19, affinchè con la collaborazione di ciascuno di noi si potrà tornare alla normalità.