Le cicatrici cosa sono e come si curano

Le cicatrici cosa sono e come si curano

 

COSA E' UNA CICATRICE

La cicatrice è il risultato fisiologico di un danno o di una lesione di varia natura a carico della pelle.

 Quando la pelle subisce un processo infiammatorio, un trauma o un’ustione, il nostro organismo tende a ripararla attraverso un processo specifico che comporta la sostituzione dei tessuti del derma e dell’epidermide con del tessuto fibroso.

 In questo modo si forma una cicatrice che,generalmente ha un aspetto liscio, con un colore rosso-rosato che gradualmente si schiarisce. Sulla superficie sono assenti pori ghiandolari e peli. Inizialmente, sarà in rilievo rispetto al piano cutaneo, ma con il tempo,  tenderà ad appiattirsi, ad indurirsi e assumerà un colore biancastro. E' formata da fibre di collagene con poche cellule denominate fibroblasti. 

 

FASI DI CICATRIZZAZIONE

 

1.               fase infiammatoria che dura fino a 5 giorni;

2.               fase proliferativa che dura 3-4 settimane;

3.               fase della maturazione che dura fino a 2 o più anni

 

MODALITA' DI GUARIGIONE DI UNA FERITA

esistono tre modalità di guarigione di una ferita:

 

         Quella per prima intenzione si verifica quando i margini della ferita appaiono netti e accostati fra loro. Questo è il caso di lesioni da taglio in cui i lembi vengono suturati e il risanamento è piuttosto rapido, quasi invisibile dal punto di vista estetico.

 

         La guarigione per seconda intenzione invece avviene quando i bordi della ferita non sono allineati, c’è del tessuto infetto e perdita di sostanza.

 In questo caso è necessario un lungo periodo di ripresa e la cicatrice è abbastanza visibile.

 

         La guarigione per terza intenzione si presenta in caso di cicatrici chirurgiche che nel processo di riparazione hanno avuto una riapertura totale oppure parziale.

 

Quando la cicatrizzazione non avviene in modo corretto si formano dei tipi particolari di cicatrici:

Cicatrice atrofica: La riparazione è di scarsa qualità, i margini sono variamente distanziati e può esservi, specialmente nelle prime fasi, il rischio di riapertura a seguito di traumi o trazioni. Si può presentare prevalentemente in pazienti predisposti, con patologie sistemiche o in quelli che non hanno eseguito una terapia corretta.

         Cicatrice ipertrofica: Si forma più comunemente nelle ferite legate alle articolazioni. Il tessuto fibroso si genera in grande quantità formando una cicatrice rilevata e talvolta dolente, che può limitare i movimenti articolari, ma tuttavia resta nei confini della lesione.

 

         Cicatrice cheloidea: I cheloidi sono il risultato di una sovrapproduzione di collagene nel corso della guarigione patologica di una ferita. Si tratta della formazione di una cicatrice che va molto al di la dei confini della ferita da cui origina per cause fondamentalmente sconosciute ma che, tuttavia, dipendono dalla predisposizione individuale, anche per traumi insignificanti, ed anatomica (sterno/dorsale).

         Cicatrici: prevenzione

          

La prevenzione è fondamentale quando si parla di cicatrici. Con un trattamento adeguato la maggior parte delle cicatrici possono diventare meno evidenti con il tempo. In particolare, è importante trattare nel modo giusto le lesioni che derivano da interventi chirurgici o da traumi sulle articolazioni.

 La prima cosa da fare è lavare accuratamente la pelle lesionata con acqua e sapone, in modo delicato. La ferita va poi protetta con una medicazione che va cambiata ogni giorno. E' possibile valutare l’uso di una medicazione avanzata, ad esempio siliconica o idrogel. In alternativa, può risultare utile l’uso di vaselina per mantenere sempre umida la ferita e impedire che si formino grosse croste che impiegano molto tempo per guarire. In seguito, la pelle va protetta con crema solare per evitare la formazione di discromie.

 

Come trattare le cicatrici?

Le cicatrici sono permanenti. Il loro aspetto, però, può essere migliorato grazie a trattamenti ed interventi chirurgici.

 Tra i RIMEDI NATURALI troviamo:

         Olii essenziali (Tea tree oil, lavanda etc..) per l’azione antibatterica;

 

         Estratto di Aloe o di centella asiatica, per l’azione antinfiammatoria;

 

         Allantoina ed antociani per l’azione antiossidante;

 

         Allium Coepa (estratto di cipolla, preparato commerciale MEDERMA) per l’azione cheratomodulante che rimodella i cheloidi tramite compressione;

 

         Complessi vegetali con effetto idratante;

 

         Complessi minerali (petrolatum e silicone) con effetto dermoprotettivo.

Tra questi il silicone  in crema, è il presidio più consigliato.

Tutti questi trattamenti se ripetuti più volte al giorno dal momento in cui inizia il processo di riparazione, possono aiutare a rendere la formazione meno evidente.

Nel caso in cui le cicatrici siano molto evidenti, si può ricorrere a dei trattamenti Laser sia ablativi che non.

Nel primo caso viene levigata la superficie, mente nel secondo il laser a radio-frequenza agisce sui tessuti migliorandone il trofismo.

 Se la cicatrice è molto evidente e in aree che creano disagio dal punto di vista estetico è possibile intervenire con la dermoabrasione  che viene eseguita in anestesia locale e comporta una levigatura della cicatrice, uniformandola al resto della pelle.

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